venerdì 19 settembre 2014

NICOLA BUCCI: TEATRO DEL FALCONE, PROGETTO - 1980




Arte e città 1979-1980

Francesca Biasetton 
Nata nel 1961 a Genova. Risiede a Genova. 

Nicola Bucci 
Nato nel 1961 a Genova. Risiede a Genova.
Danilo Cavo
Nato nel 1961 a Genova. Risiede a Genova.

L'opera
10 gennaio 1980
Intervento

Partendo da una considerazione dello spazio a tutti ì livelli (dato estetico-strutturale-simbolico) si è cercato di vedere come la «funzione» relativa agli elementi (segni) architettonici possa dilatarsi conseguentemente alla dilatazione della forma spazio.
Il nostro è da considerarsi un intervento poetico in rapporto a due ipotetiche definizioni dello spazio: spazio come struttura fisica/spazio come struttura significante.
Pensando all'operazione poetica come ad un dato dinamico nei confronti di qualsiasi tipo di codificazione, la nostra azione è tesa alla destrutturazione di uno spazio legato connotativa mente ad una funzione aggregativa.
Gli elementi del linguaggio operativo non si presentano quindi come alternative dello spazio, ma semplicemente come elementi interpretanti dello stesso; (consideriamo comunque che le possibilità di lettura sono poliedriche e in questo pensiamo ad una posizione attiva del fruitore nei confronti del messaggio). Lo spazio stesso, (dilatato a livello di forma-funzione), si propone come messaggio poetico nelle possibilità della sua rilettura. La lettura relativa ad una considerazione dello spazio come sistema di segni significanti ci porta alla elaborazione del concetto stesso di lettura come processo immaginativo; (allusione ad una possibile interpretazione dello spazio del Falcone come spazio sostitutivo di uno spazio
esterno inesistente nella struttura urbanistica della città). L'esigenza quindi di vedere gli elementi architettonici al di là della loro pOSSibile definizione di oggetti stimolatori di una funzione e portare il fruitore alla lettura di significanti relativi ad una funzione connotativa dell'oggetto architettonico, conduce alla riconsiderazione a tutti i livelli del momento percettivo.
L'alterazione dell'uso, (comportamento relativoalla funzione dello spazio), parte dall'alterazione degli elementi relativi al dato percettivo. Si tratta della considerazione base sulla quale si costruisce l'azione di dilatazione. L'esigenza fondamentale è la scissione dei vari elementi percettivi abitualmente simultanei.

Francesca Biasetton
Nicola Bucci
Danilo Cavo

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