lunedì 8 settembre 2014

KONRAD WACHSMANN: PROGETTO PER IL CENTRO DIREZIONALE ITALSIDER E IL PORTO DI GENOVA - 1965





KONRAD WACHSMANN
Progetto per il centro direzionale Italsider e il Waterfront di Genova 

Genova, 1965

(foto Bergami)

Presentiamo ai lettori un interessante progetto inedito di Konrad Wachsmann per l'ampliamento del porto di Genova e la sistemazione urbanistica della zona antistante. Wachsmann ha lavorato per quasi tre anni intorno a questo progetto, ma ora le ben prevedibili difficoltà burocratiche lo hanno indotto a rinunciare e forse ad abbandonare definitivamente la città, ch'egli aveva scelto come sua residenza. Genova non avrà dunque questa nuovissima attrezzatura che avrebbe potuto rivitalizzare il vecchio porto. Al di là del rimpianto per queste occasioni perdute, il progetto che illustriamo pone una serie di interrogativi, si presta a riaprire un discorso critico sul ruolo che il suo autore svolge nella no-stra cultura architettonica e sul significato della sua ricerca. Wachsmann è l'erede più interessante della tradizione dell'ingegneria ottocentesca, il propugnatore di una nuova oggettività legata all'accentuazione del parametro tecnologico. Tuttavia la sua sensibilità e il suo anticonformismo lo hanno portato ad allontanarsi dal filone conservatore della cultura ingegneresca. Alcune sue opere hanno, rispetto alle opere di Nervi di Morandi di Torroja, qualità decisamente innovatrici; principalmente hanno la qualità di sfuggire a quella definizione di modelli strutturali attraverso la geometria elementare e gli schemi classici che riduce l'interesse e limita il valore di molte esperienze dell'ingegneria contemporanea. Pur partendo come i suo colleghi dai problemi tecnici delle strutture, Wachsmann ha formulato alcune ipotesi che implicano una nuova visione spaziale non classicamente definita conchiusa ma dinamica e aperta. [...] Il progetto prevede la costruzione, dal ponte di Carignano fino al mare, di un enorme piazzale, grande circa tre volte piazza De Ferrari, incorniciato dalle costruzioni del centro storico. Tale piazzale dovrebbe essere prolungato nel mare da un nuovo complesso di banchine e di moli che dovrebbero prendere il posto degli attuali cantieri di riparazione che si trovano all'ingresso del porto. Il nuovo porto comprende otto nuovi attracchi destinati unicamente ai transatlantici. Da tale complesso di costruzioni che si avanzano nel golfo prendono il via le strade di comunicazione con la città e il territorio. Tutto il complesso, dal ponte di Carignano sino ai moli, è costituito da tre livelli. Il più basso, poco sopra il mare, resta sotterraneo ed è destinato ad un enorme parcheggio (più di 2500 auto) con strade di svincolo per corso Quadrio, la sopraelevata, piazza De Ferrari, Piccapietra e Sampierdarena attraverso una galleria subacquea che, partendo dall'estremo dei moli a congiungersi, dopo un percorso di circa 500 metri ad una profondità di 15 metri, a una grande arteria nella delegazione. All'inizio dei moli, sono state previste, sempre nel sottosuolo, una stazione ferroviaria, che venendo da Sampierdarena si unisce direttamente a Brignole attraverso galleria, e una stazione di autobus e pullman. Un ascensore, posto tra i due bracci laterali dei moli, unisce il livello delle banchine al sovrastante eliporto circolare. Sopra il piano sotterraneo si innalza il piano riservato ai pedoni. Le volte che ricoprono i bracci delle quattro banchine (otto attracchi) sono lunghe 270 metri e sono sostenute da due soli pilastri di sostegno disposti alle estremità. Sul grande spiazzo, dove furono rintracciati i primi resti degli antichissimi abitatori di Genova, Wachsmann ha previsto la costruzione di un grande padiglione dove raccogliere documenti, cimeli e «prove» della storia di Genova. Altro elemento della composizione urbanistica di Wachsmann è un grattacielo previsto ai margini dello spiazzo e quindi in prossimità delle costruzioni sul mare. Il suo volume geometrico è diviso in due parti da un taglio profondo; la più bassa giunge all'altezza del terzo livello dello schema viario segnato da una strada che dal ponte di Carignano raggiunge, sovrastando il livello dei pedoni, l'eliporto circolare. L'eliporto è una piastra del diametro di 150 metri. L'intero complesso progettato sporge sul mare 500 metri; la distanza fra il suo estremo e il ponte di Carignano è di 700 metri. Le banchine sono lunghe 270 metri, larghe 90 e distano fra loro 175 metri. Il progetto prevede inoltre due porticcioli per grandi yachts e battelli da escursione. All'ingresso del porto ampliato c'è la zona delle navi militari. Al-l'apice di un molo, una torre circolare di osservazione permetterebbe la visione totale del porto. . Konrad Wachsmann ha detto: «La tradizione non è una poltrona sulla quale abbandonarsi ma un trampolino di lancio. La vecchia Genova era una città modernissima, fatta sempre per l'avvenire. La nuova invece rischia di vivere del passato e nel passato».



(da Il Marcatrè 11/12/13, 1965 - Nuovo porto per Genova di Wachsmann)

1 commento:

  1. bellissimo progetto
    purtroppo non realizzato
    in parte dimenticato
    divulghiamone la conoscenza

    RispondiElimina